LE GRANDI TOMBE

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misterMistery
view post Posted on 20/10/2008, 17:36





LA MASTABA (PRIMA DELLA PIRAMIDE)

Durante la I e II dinastia, la tomba dei re e dei notabili era costituita da lunghe costruzioni rettangolari con mura massicce di mattoni leggermente inclinate, che nella forma ricordano basse panche dette in arabo ‘‘mastabas".
La mastaba comprendeva vasti edifici dalle facciate decorate con nicchie, a volte adorne di un motivo con cornici a palmette. Era composta su una camera lunga e stretta, ricavata nel basamento, sotto il livello del suolo, suddivisa con mura di mattoni in camerette, in genere cinque o sette: quella centrale era la camera mortuaria. All’interno della sovrastruttura, che copriva sia la camera funeraria che l’area circostante, altre pareti di mattoni dividevano la mastaba in camere-deposito, cui si poteva accedere unicamente attraverso il tetto, non essendo dotate di porte intercomunicanti. La copertura era probabilmente a botte.

LA CINTA DI ZOSER

Realizzata a memoria eterna di Zoser, faraone di Menfi e secondo sovrano della III dinastia, la cinta di Zoser fu concepita da Imhotep, leggendaria figura dell’Egitto antico, che fu divinizzato dalle generazioni successive per la sua opera di architetto e taumaturgo.
La cinta di Zoser misura 545 metri da nord a sud e 277 metri da est a ovest ed era alta più di dieci metri. Il muro è costituito da blocchetti di calcare con sporgenze e rientranze a pianta rettangolare. Le quattordici porte della cinta erano tutte false eccetto una, quella situata all’angolo sud dalla parte est. Quando si entra nella cinta, si attraversa un falso portico molto bello e armonioso. Alle mura si possono vedere le prime colonne in forma di papiro conosciute. Molti edifici del complesso (come la serie dei falsi padiglioni con volta a botte) sono fasulli, mentre altri, come le cosiddette "Casa del Nord" e "Casa del Sud", non hanno funzione funeraria ma simbolica: sono le sale del trono dell’Alto e del Basso Egitto. Al centro della struttura si innalza la piramide a gradoni. Nei vari elementi litici del complesso troviamo la nascita di componenti architettoniche, adottate successivamente nell’antico Egitto e giunte sino a noi attraverso la cultura greca: colonne, capitelli, fregi, cornici, modanature ecc.

LA PIRAMIDE A GRADONI

La piramide di Zoser, la sola piramide non quadrata, fu costruita in più fasi, attraverso la trasformazione di una mastaba in un complesso a sei gradoni di mastabe degradanti; al termine dei lavori la piramide misurava 121 per 109,2 metri ed era alta 60.
Nella sua concezione religiosa, doveva simboleggiare una scala tesa verso il cielo per permettere l’ascensione celeste del faraone verso il mondo degli dei. Al centro si trovava un pozzo profondo 28 metri, scavato nella roccia. Nel fondo c’era la camera mortuaria, rivestita di granito ed ermeticamente chiusa da un blocco sempre in granito, pesante tre tonnellate e mezzo. I corredi funebri erano disposti in gallerie intorno alla camera. Una serie di pozzi verticali, allineati lungo il lato est della piramide, dava accesso alle tombe dei membri della famiglia del faraone. In alcune delle camere sotterranee della piramide si trovano pannelli di ceramica vetrificata, forse i primi al mondo, che imitano le tappezzerie murali. I rilievi della tomba di Zoser mostrano il faraone che si dedica alle operazioni rituali dell’incoronazione e del giubileo.

PIRAMIDE DI CHEOPE

La piramide di Cheope, costituita da 2,5 milioni di blocchi di calcare pesanti in media due tonnellate e mezzo ciascuno, raggiunge un’altezza di 137 metri. All’origine era alta un po’ più di 146 metri, ma la sommità è andata perduta.
Ogni lato misura 227 metri alla base; ne misurava, invece, 230 prima di perdere l’originale rivestimento di granito; l’angolo di inclinazione è di 51° e 50’. Il monumento contiene tre camere, di cui una si trova sotto il livello del suolo. Era questa, all’origine, la camera mortuaria (rimasta incompiuta), alla quale si accede attraverso un corridoio discendente, la cui apertura si trova a circa 16 metri di altezza. Un corridoio ascendente che sbocca nella "Grande Galleria" conduce alla cosiddetta "Camera della Regina" (anch’essa incompiuta) e alla "Camera del Re". Al di sopra di questa camera, si trovano altri cinque ambienti, un espediente che serviva a deviare dalla camera mortuaria il peso della piramide stessa. Come tutte le piramidi, anche quella di Cheope era provvista di un tempio mortuario nel quale venivano celebrati i riti funebri. Questo era collegato a un altro tempio, il tempio "a valle", attraverso una via cerimoniale rialzata e coperta, che nell’ultimo secolo gli esploratori trovarono ancora praticamente intatta. Le vestigia del tempio a valle giacciono ormai sotto le case del villaggio di Nazlet al-Simman. Le piccole piramidi accessorie, che fiancheggiano sia la Grande Piramide che le altre, contenevano le spoglie mortali delle spose regali. Al di fuori del "temenos", o recinto sacro, che circondava la base della piramide, si trovano quattro fosse a forma di barca. Due di esse sono state trovate vuote, mentre nella terza e nella quarta (scavata quest’ultima nel 1954) sono state recuperate due navi cerimoniali in legno di cedro, interamente smontate: dovevano traghettare lo spirito del faraone nell’aldilà. Una delle barche è stata pazientemente ricostruita ed è oggi esposta in un museo, approntato allo scopo, accanto alla piramide. L’altra è rimasta sigillata nella fossa.

LA PIRAMIDE DI CHEFREN E IL SUO TEMPIO

La piramide di Chefren, o Khafre, è per dimensioni la seconda di Giza ed è anche la meglio conservata: verso la sommità presenta ancora il rivestimento originario in blocchi di calcare levigato. Il primo archeologo a penetrarvi, nel 1818, fu Giovanni Belzoni che praticò una grande apertura in uno dei muri.
Il monumento misurava all’origine 110 metri per 45, ma è stato a poco a poco smantellato, essendo servito come cava di pietra nel corso dei secoli. L’altezza è di 143 metri e le pareti si ergono meno ripide di quelle della Grande Piramide. La camera funeraria è decentrata in rapporto all’asse della costruzione. Una seconda camera è anch’essa leggermente asimmetrica, con il soffitto in blocchi di calcare e contiene ancora un sarcofago in granito. Anche in questo caso, una strada rialzata conduce al tempio a valle, il meglio conservato di Giza, detto "tempio di granito" perché rivestito in puro granito rosa. Questo massiccio edificio comprende due entrate, che davano sul porto del canale che scorreva all’origine a un livello inferiore dell’altopiano. Lo scoprì Mariette nel 1852 e fu il primo a effettuarvi degli scavi. Alcuni dei blocchi di calcare che lo compongono pesano fino a 400 tonnellate. La pavimentazione è in alabastro e la sala centrale contava quattordici colonne massicce che sostenevano il soffitto. L’altra sala, lunga e stretta, aveva anch’essa simili colonne. Il cortile centrale era circondato da un colonnato e ad ogni colonna si trovava una statua del faraone.

LA PIRAMIDE DI MICERINO

La più piccola delle tre piramidi di Giza fu iniziata da Micerino e continuata da suo figlio Shepseskaf, ma non fu mai portata a termine forse a causa della morte prematura del faraone. Il rivestimento di granito di questa costruzione di calcare non andò in effetti mai al di là della sedicesima fila di pietre. All’origine la piramide era alta 66,5 metri (oggi 62) e ogni lato misurava alla base 108 metri, mentre l’angolo d’inclinazione è di 51°.
L’ingresso si trova sul lato nord, a quattro metri di altezza. Il corridoio d’accesso, rivestito di granito, scende in un vestibolo, che all’origine era stato concepito come camera mortuaria, e poi continua a scendere fino alla vera e propria camera mortuaria, scavata nella roccia e anch’essa rivestita di granito. Anche questa piramide presenta un tempio mortuario ben conservato, con le mura rivestite di mattoni crudi intonacati. Esso è collegato da una strada rialzata lunga 660 metri al tempio a valle, che è ancora ricoperta di sabbia. A sud della piramide di Micerino sono allineate le piramidi minori, la più grande delle quali è quella della regina Khamerernebty, sposa reale del faraone.

IL MISTERO DELLE PIRAMIDI

Per più di quattro millenni, le tombe eterne dei faraoni della IV dinastia a Giza e la stessa Sfinge hanno colpito l’immaginazione dei pellegrini, dei conquistatori e degli avventurieri.
Si è molto speculato, e lo si continua a fare ancora oggi, sulla natura delle piramidi e non passa anno senza che i mass media tornino a riproporre il "mistero delle piramidi": le pubblicazioni si moltiplicano, i programmi televisivi sono molto seguiti, gli sceneggiatori cinematografici vi attingono a piene mani. Si è parlato di coincidenze inquietanti, di segnali lasciati da qualche civiltà "aliena", di un posizionamento che stupisce. E anche la Sfinge avrebbe qualcosa da dire. Come scrisse, però, Amelia Edwards, alla quale si deve la nascita della Fondazione per l’esplorazione dell’Egitto: ‘‘Sono le tombe più grandi del mondo ... e nient’altro".

ITINERARIO NELLA VALLE DEI RE

I faraoni del Nuovo Regno si fecero seppellire in un’arida valle rocciosa dominata da una montagna a forma di piramide, chiamata "La Cima": l’ingresso alle tombe sotterranee della Valle dei Re è oggi segnato da un corridoio di accesso sul fianco delle colline.
Numerose sono le tombe intorno al sepolcro di Tutankhamon, tutte riccamente decorate, ma non si possono visitare, alcune sono in parte sprofondate, come quella di Ramses II, o in attesa di restauri, come la splendida camera funeraria di Seti I. Per prima si incontra la tomba di Ramses X, accanto a quella di Seti I e di Ramses I. Proseguendo sulla stessa via, arriviamo all’ingresso della tomba di Amonnesse e più avanti a quello del sepolcro di Ramses III, che mostra, su entrambi i lati dell’entrata, le sculture che rappresentano il volto della dea Hathor. La Tomba di Tutankhamon si trova praticamente al centro della necropoli ed è rimasta a lungo nascosta dai materiali di scavo della grande tomba di Ramses VI, posta a pochi metri di distanza. Di fronte l’uno all’altro, vi sono inoltre l’ipogeo di Merenptha, successore di Ramses II, che ha una camera con pilastri dove è raffigurato il faraone circondato dagli dei, e quello di Seti I. Accanto alla "Valle dei Re", si trova anche la "Valle delle Regine".


fonte: www.fatinasexy.com
 
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