PAUL IS DEAD, La presunta morte di Paul McCartney

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iPiero93
view post Posted on 1/12/2008, 19:13




Paul McCartney è morto!!!
La prima volta che ho letto questa frase ho avuto un tuffo al cuore, essendo grandissimo sostenitore dei Beatles. Ma poi rileggendo, ho capito che secondo alcuni, il Paul McCartney che abbiamo visto cantare fino a qualche settimana fa in tutto il mondo, nn sarebbe altro che un sosia del vero Beatle, morto nel 1966. La "leggenda" parla chiaro: la sera del 9 novembre 1966, nel pieno della Beatlemania, Paul McCartney, dopo aver litigato con gli altri tre membri del gruppo (John Lennon, George Harrison e Ringo Starr), uscì dallo studio di registrazione e salì a bordo della sua Aston Martin. Lungo la strada incontrò Rita, un'autostoppista che dopo aver capito che quello alla guida dell'auto era Paul dei Beatles, iniziò a gridare e la sua reazione distrasse McCartney che non vide il semaforo diventare rosso. Un camion sopraggiunse, Paul lo evitò, ma l’asfalto viscido lo fece uscire fuori strada si scontrò con un albero; l'urto fu tremendo, ed il cantante sfondò con la testa il parabrezza. Sia lui che Rita perirono nell'incidente. Quando vennero a sapere dell'incidente, i 3 Beatles restanti dovettero decidere il da farsi, e optarono per il silenzio. Lo seppellirono in gran segreto e trovarono un sosia, William Campbell, un ex poliziotto. Grazie alla sua somiglianza ed a una plastica facciale, lui sostituirà Paul McCartney.

Questo è Paul McCartney nel 1965
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Secondo alcuni l'uomo nella foto è William Campbell
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Come sostenere questa folle teoria? Quali fatti possono dare credito ad una storia che non ha nulla di credibile? Le speculazioni sono molte, ma una cosa è certa i Beatles stessi hanno inserito nei loro testi delle piccole tracce di quanto fosse accaduto, una sorta di follia, di burla o qualcosa di diverso?

REVOLVER(ALBUM DEL 1966)
Sulla copertina di Revolver, realizzata da Klaus Voorman, Paul è l'unico defilato, addirittura di profilo (come a dire: "non sono più con voi"?). In alto a sinistra compare il viso di Paul con un'espressione che potrebbe essere di sofferenza. Ma la maggior parte dei cosiddetti indizi di Revolver si troverebbero nei testi delle canzoni. La morte è in effetti un tema ricorrente di Revolver, e questo fatto di per sé (essendo l'album proprio del 1966) potrebbe essere stato uno degli elementi scatenanti della leggenda del PID.
Nel brano di apertura dell'album, Taxman, Harrison canta (in realtà in due diverse strofe della canzone): If you drive a car e if you get too cold; il primo verso significa certamente "se guidi un'auto", il secondo "se hai troppo freddo", ma potrebbe anche essere letto, da chi fosse in cerca di indizi di tragedie, come "se diventi troppo freddo". In Tomorrow Never Knows (titolo tratto dal libro tibetano dei morti) Lennon canta play the game of existence to the end ("gioca il gioco della vita fino alla fine").
Alcuni versi dei brani cantati da Paul (o Campbell secondo i sostenitori della leggenda) vengono interpretati come indizi ancora più espliciti e addirittura rivelatori di nuovi elementi. In Got to Get You Into My Life Paul canta: I took a ride, I didn't know what would I find there ("andai a farmi un giro, non sapevo cosa avrei trovato") e poco dopo: and then suddenly I see you ("e all'improvviso ti vedo"), entrambi versi che si riferirebbero al suo fatale giro in macchina e al suo incontro con Rita (o con la morte). Ma il verso più esplicito compare nel celebre brano Eleanor Rigby: Father McKenzie, writing the words of a sermon that no one will hear [...] wiping his hands as he walks from the grave ("Padre McKenzie che scrive le parole di un sermone che nessuno ascolterà [...] pulendosi le mani mentre si allontana dalla tomba"). Entrambi i versi (che anche in questo caso non sono consecutivi nel testo della canzone) si riferirebbero al funerale segreto di Paul (anziché a quello della povera Eleanor Rigby al quale "non venne nessuno", nobody came). Per alcuni sostenitori del PID, la canzone ha proprio lo scopo di rivelare che la cerimonia sarebbe stata veramente ufficiata da un certo "padre McKenzie"; per di più, nella versione originale del brano, il nome del prete era "Father McCartney", il che renderebbe la cosa ancora più macabra (con Paul che celebra il proprio funerale).
Analogamente a quanto commentato nel caso di Rubber Soul, anche questi indizi sono molto poco attendibili, dal momento che la data del presunto incidente è 9 novembre 1966 e Revolver fu pubblicato il 5 agosto 1966, con tutti i pezzi citati già depositati.

SGT. PEPPER'S LONELY HEARTS CLUB BAND
La copertina di Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, con la sua ricchezza di dettagli, è stata oggetto di analisi approfondite da parte dei sostenitori del PID, che vi hanno trovato, com'era lecito aspettarsi, letteralmente decine di indizi.
Sulla destra compare una bambola che ha sul grembo un'auto bianca con l'interno rosso sangue. La bambola indossa un maglione con la scritta: “WELCOME THE ROLLING STONES” (Benvenuti, Rolling Stones).
Una composizione floreale gialla in basso a destra ha la forma di un basso Hofner mancino (lo strumento di Paul) con tre corde, la quarta corda (Paul, uno dei quattro Beatles) non c'è più, ed è stata interpretata come decorazione tombale. Gli stessi fiori, secondo alcuni, formerebbero la parola "Paul" con un punto interrogativo finale. Paul è anche l'unico a imbracciare uno strumento nero (un oboe), e di nuovo si ritrova qui una mano sulla sua testa. Al centro dell'immagine, nella parte inferiore, compare una statuetta di Śiva ("il distruttore"), con due mani alzate che indicano entrambe Paul. Ancora, John, George e Ringo sono ripresi lateralmente e Paul frontalmente, cosa che contribuisce a far apparire la sua immagine come una sorta di sagomato rispetto alle immagini più tridimensionali dei suoi compagni, inoltre Paul, che sulla copertina si trova in piedi tra Starr e Harrison, sembra che venga sorretto da questi ultimi, come a simboleggiare che lui, ormai, non è più in grado di tenersi in piedi.
Se si prende uno specchio, (rivolto verso la parte alta dell'immagine) e lo si appoggia in modo tale che tagli a metà, orizzontalmente, le parole "LONELY HEARTS" si formano le due frasi "1 One 1" e "He die" ("1 1 1" sarebbero i tre superstiti e "he die", seppure non del tutto corretto da un punto di vista grammaticale, significa qualcosa come "lui muore"). Un'altra possibile interpretazione potrebbe essere "1ONE IX HE DIE", in cui "11 IX" starebbe per 9 novembre, data della presunta morte. La freccia che compare fra "he" e "die", ovviamente, punta proprio verso Paul.
Nuovi presunti indizi vengono dal retro di copertina, in cui Paul è l'unico ripreso di spalle e appare "troppo alto" rispetto agli altri (in effetti non è Paul bensì Mal Evans): qui compaiono i testi delle canzoni sovrapposti a una nuova immagine del quartetto. George punta il dito verso la frase At five o'clock ("alle cinque"), che sarebbe l'ora dell'incidente. Ancora un altro indizio: le 4 sagome sul retro starebbero a simboleggiare anche la scritta "LOVE" con le mani, infatti Lennon, Harrison e Starr sono ripresi di fronte, l'unico ad essere di spalle è proprio Paul. Torniamo alla parola, il primo (George) rappresenterebbe un L, Paul una O (questo va interpretato come elemento mancante infatti non mima nessuna lettera come se fosse stato cancellato, Lennon e Starr comporrebbero la Lettera V e la lettera E...LOVE! Amore o affetto che avrebbero perso dalla scomparsa di una persona cara. Nell'immagine interna, sul braccio della divisa di Paul appare la scritta O.P.D., sulla quale si è speculato parecchio. Due interpretazioni possibili secondo i sostenitori del PID sono "Officially Pronounced Dead" ("ufficialmente dichiarato morto") e "Ontario Police Department" (il dipartimento di polizia in cui avrebbe servito Campbell).
Anche i testi delle canzoni sono ricchi di spunti; non va dimenticato che con Sgt. Pepper i Beatles completano la transizione iniziata con Rubber Soul e Revolver, con la quale i loro testi diventano sempre più psichedelici, ricchi di nonsense, allusivi, immaginifici e via dicendo. Nel brano di apertura Paul presenta un certo "Billy Shears"; Billy è diminutivo di William (il nome attribuito al suo sosia) e "Billy Shears" può essere interpretato come una sorta di gioco di parole: "Billy's here" ("Billy è qui"). Il brano Lovely Rita (da cui i sostenitori del PID hanno presumibilmente ricavato il nome dell'autostoppista) parla certamente di automobili e di uno sguardo scambiato con Rita. Il brano A Day in the Life, poi, di indizi ne conterrebbe parecchi, tra cui i versi: he didn't notice that the lights had changed ("non si è accorto che la luce del semaforo era cambiata"), he blew his mind out in a car ("si è fatto saltare le cervella in macchina"), they'd seen his face before ("la gente aveva già visto il suo volto"). In realtà il riferimento del brano, scritto a quattro mani da Lennon e McCartney, è all'incidente automobilistico che nel 1966 costò la vita a Tara Browne, rampollo dei birrai irlandesi Guinness, un evento che sconvolse l'opinione pubblica britannica. The Inner Groove, famosa traccia fantasma, situata alla fine di quest'ultima, ripete in continuazione Never Could Be Any Other Way ("Non c'era altra soluzione", forse riferendosi al nascondere al mondo la verità), e se sentita al rovescio sembrerebbe dire "Will Paul Be Back a Superman?" ("Tornerà Paul ad essere un Superuomo?")e nella canzone "Being For The Benefit Of Mr Kite!" il testo dice:"The band begins at ten to six" che corrisposte alle canzoni presenti sul disco, corrispondono a 10, Lovely Rita , 6 She's Leaving Home. Nell'album si trovano anche due riferimenti all'orario presunto dell'incidente, le 5 (in She's Leaving Home e Good Morning, Good Morning).

WHITE ALBUM
Nel poster all'interno del White album (a pag. 18 nel libretto del disco) compare un individuo che sarebbe Campbell prima della chirurgia plastica. In una foto di Paul che balla, due mani scheletriche sembrano volerlo afferrare dalla schiena. Nell’angolo in alto a sinistra del poster c’è una foto di Paul in una vasca da bagno (a pag. 3 del CD): la posizione della testa di Paul e la schiuma di sapone attorno suggeriscono la macabra scena del suo fatale incidente.
Per quanto concerne l'analisi dei testi dalla prospettiva del PID, si è già detto di Glass Onion (vedi Magical Mystery Tour). In Don't Pass Me By Ringo canta: you were in a car crash and you lost your hair ("hai avuto un incidente d'auto e hai perso i capelli"), ma la frase sarebbe riferita a una fidanzata arrivata in ritardo a un appuntamento. Revolution 9 inizia con una voce che scandisce tre volte number nine che ascoltata al contrario suonerebbe turn me on, dead man ("accendimi, uomo morto"); il numero 9 si riferirebbe sia alla somma delle lettere che compongono il nome McCartney (nove, appunto), sia al giorno della presunta morte (il 9 novembre). Fra i rumori che compongono questo brano (non propriamente musicale) c'è anche una frenata d'automobile e uno schianto, e un coro che sembra ripetere "Paul is dead, Paul is dead" ed una voce che grida velocemente "I'm die!" e dopodiché si sentono delle urla. Alla fine di I'm So Tired, un'altra voce ascoltata al contrario sembrerebbe dire "Paul is dead man: miss him, miss him, miss him!" ("Paul è l'uomo morto: mi manca, mi manca, mi manca!").

ABBEY ROAD
La copertina di Abbey Road è forse quella le cui interpretazioni a sostegno della morte di Paul sono più note. Il gruppo attraversa la strada in fila, e gli abiti suggeriscono davvero una processione funebre: apre John completamente vestito di bianco (sacerdote o forse angelo), Ringo con un sobrio completo nero che potrebbe far pensare al portatore della bara, Paul scalzo, fuori passo rispetto agli altri, con gli occhi chiusi, tiene la sigaretta con la destra (pur essendo mancino); e infine George in jeans e clark potrebbe far pensare al becchino in abiti da lavoro per scavare la fossa. Paul, inoltre, è l'unico dei beatles fuori passo, forse a simboleggiare un'estraneità al vero gruppo. Sulla targa del "maggiolino" ("beetle") Volkswagen bianco parcheggiato a sinistra, simile a un carro funebre, si legge "28IF" ("28 SE", interpretato come "28 anni SE fosse ancora vivo"). Questo indizio, comunque, non è esatto: la foto venne scattata l'8 agosto del 1969 e Paul nacque il 18 giugno 1942 (a quell'epoca aveva quindi 27 anni). Anche il resto della targa , "LMW", è stato letto come "Linda McCartney Widowed" (vedova) o come "Linda McCartney Weeps" (piange). Dall'altra parte della strada c'è un camioncino della polizia del quale i fautori della teoria del PID sostengono di aver ricostruito che fu mandato in soccorso, nella data fatale, proprio di due persone vittime di un incidente stradale. Mossa sullo sfondo, si vede un'automobile che si allontana, esattamente in linea con Paul. L'unico numero civico che appare, 3, corrisponde a quello dei Beatles superstiti; Sul retro copertina, la S di Beatles è spezzata e, subito accanto, un riflesso sul muro sembra comporre un teschio.
Nel testo di She Came In Through The Bathroom Window alcuni versi sono stati interpretati come indizi sulla vita di William: so I quit the police department and got myself a steady job ("così lasciai il dipartimento di polizia e mi trovai un lavoro fisso"). E in Come Together John canta: one and one and one is three ("uno più uno più uno fa tre", evidente verità matematica, ma anche, per la leggenda, un'osservazione sul numero dei Beatles).

SONO DAVVERO TANTI INDIZI, MA OVVIAMENTE VI SONO ANCHE LE CONFUTAZIONI
La leggenda della morte di Paul, come ci si potrebbe aspettare, presenta numerose incongruenze, a partire dal già menzionato problema di come un sosia avrebbe potuto sostituire e imitare così efficacemente un musicista e cantante del livello di McCartney, ed oltretutto essere mancino come il vero Beatle. Ipotizzare che Yesterday e Penny Lane siano state scritte da due autori diversi non è certamente semplice.
Per fare un altro esempio, anche la targa "28IF" di Abbey Road (che peraltro è accertato fosse in realtà "281 F") è poco convincente perché Paul, nato il 18 giugno 1942, avrebbe avuto (o aveva) 27 anni e non 28, nella data in cui l'album fu pubblicato.[1] Quanto al riferimento alla "Vedova McCartney" riportato sulla targa stessa, la data della presunta morte implicherebbe che l'uomo che Linda incontrò per la prima volta ad un party nel 1967 (e che avrebbe poi sposato il 13 marzo 1969) fosse fin da allora l'"impostore" anziché il vero Paul.
Più in generale, nel valutare le "sorprendenti" coincidenze citate nelle sezioni precedenti occorre ricordare che i dettagli della leggenda PID furono definiti gradualmente, in molti casi a posteriori rispetto alla comparsa degli "indizi" nella discografia dei Beatles (si veda per esempio il caso di "Padre McKenzie").
Non si può escludere, peraltro, che i Beatles abbiano volutamente "giocato" con la leggenda che stava nascendo, o che l'abbiano alimentata inconsapevolmente attraverso qualche scelta fatta con altri intenti (per esempio è vero che Paul è spesso "fuori schema" rispetto agli altri Beatles nelle copertine e nelle foto ufficiali: di spalle, di profilo ecc.). Lennon, in particolare, amava l'humour nero: una foto, tra quelle degli esordi al Cavern, mostra il chitarrista che si finge morto, mentre gli altri componenti della band lo vegliano. Con la leggenda PID sarebbe soltanto "cambiato" il beatle morto.
A questo va inoltre aggiunto un dubbio fondamentale, ovvero come sia potuta pervenire fino a noi la conversazione tra Rita e Paul circa la gravidanza, la fuga da casa, eccetera dato che le uniche due persone presenti al dialogo (Rita e Paul appunto) erano chiuse in un'automobile in movimento (cosa che esclude la presenza di terzi o la possibilità che qualcuno abbia casualmente udito) . Tra l'altro, secondo la dinamica dell'incidente, tra la summenzionata conversazione e la loro morte Rita e Paul non hanno avuto modo di parlare con terzi, quindi, i dettagli risultano pervenuti a noi in maniera inesplicabile.

IO CREDO CHE TUTTO CIò SIA STATA SOLO UNA SEMPLICE IDEA DI MARKETING DEI BEATLES, PERCHè TROVO DIFFICILE PENSARE CHE UN ARTISTA COME PAUL MCCARTNEY POSSA ESSERE RIMPIAZZATO DA UN SEMPLICE EX POLIZIOTTO.


 
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