FLORA E FAUNA

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MartinMystere
view post Posted on 8/11/2008, 00:38




LA FLORA EGIZIANA


La flora dell’Egitto era ricchissima. Il papiro, la ninfea loto, la canna e l’acacia crescevano abbondanti nella vallata interna e nelle oasi;
accanto ad esse prosperavano poi il frumento sorgo, l’orzo, il lino, parecchi ortaggi (lattuga, cipolla, aglio) e la vite, ed, ancora, la palma dum (Hyphaene thebaica) a foglie palmate e la palma da datteri (Phoenix dactilifera) a foglie pennate, il carrubo, il fico, il tamarisco e il fico sicomoro. Mancavano invece alberi d’alto fusto, adatti a fornire buon legname, e mancava l’olivo, cui sopperiva tuttavia la pianta del ricino dalla quale si estraeva olio.



LA FAUNA EGIZIANA


Quanto alla fauna, era presente a Sud l’elefante e sull’intero territorio l’ippopotamo, il ghepardo, il leone, piccole scimmie delle famiglie cercopitechi e cinocefali, il coccodrillo, una specie arcaica di pecora, capre, antilopi, gazzelle, bovidi e asini, e ancora sciacalli, gatti selvatici, lepri e iene, uccelli e pesci in gran numero e varietà, e serpenti di piccola taglia (cobra e viperidi).
Già intorno al 2600 a.C. parecchi di questi animali erano diffusi in varietà domestiche e selezionate (bue, asino, pecora, insieme all’oca, all’anatra e al piccione); altri, come la gallina e il cavallo, vennero importati verso il 1500 a.C. dall’Oriente. Allevate largamente in ogni epoca furono poi le api, quali fornitrici di miele e di cera

Il Fenicottero

Migliaia di esemplari di Phoenicopterus ruber, uno stupendo uccello dai lunghi ed esili trampoli, che raggiunge 1,2 m di altezza, vivono in stormi nelle acque salmastre e poco profonde di laghi e lagune dell'Europa meridionale, dell'Africa, dell'Asia e dei Caraibi.
In Africa, gli stormi possono comprendere fino a un milione di coppie. Il fenicottero si ciba del plancton animale e vegetale che filtra infilando la testa sott'acqua. Costruisce i nidi ammucchiando fango lungo le rive e poi lascia i piccoli in balia di eventuali variazioni del livello dell'acqua.

Il Falco Pellegrino

Famoso per la sua abilità nel volo, il falco pellegrino, Falco peregrinus, ha una velocità media di 100 km all'ora, che raggiunge i 320 km orari quando scende in picchiata.
La presa dei suoi artigli è di solito sufficiente a uccidere la preda. Questo falcone, tuttavia, benché diffuso in ogni parte del mondo con un grande numero di sottospecie, si trova in pericolo, anche per la riduzione dello spessore dei gusci delle uova causata dall'utilizzo eccessivo di insetticidi. All'inizio degli anni Novanta restavano solo 500 coppie circa di sottospecie in America settentrionale, presenti soprattutto negli Stati Uniti d'America occidentali.




fonte: www.fatinasexy.com
 
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