DOPO LA DISCOTECA, vietato ai minori di 18 anni

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misterMistery
view post Posted on 31/10/2008, 01:04




Scopata e inculata dopo la disco.

In un sabato sera da lupi, freddo e nebbioso, ero solo. Gli amici al lavoro o in montagna per la settimana bianca, non sapevo cosa cavolo fare. Ai tempi lavoravo in una radio, lavoravo si fa per dire, andavo gratis a divertirmi un po' e facevo spot pubblicitari per alcuni locali della mia zona. Non mi mancavano gli ingressi gratis ai suddetti locali, percui decisi di approfittarne e andare solo a fare due salti, tanto non mi costava nulla e se mi rompevo potevo uscire senza aver buttato soldi. Arrivai al locale tardino, circa mezzanotte; era uno di quei locali dove vanno persone di una certa età, diciamo che i più giovani erano sui 40/45 anni. Mi scolo subito la consumazione e scendo in pista a fare due salti. Li mi ritrovo accanto ad una signora sulla 50ina, bel seno messo in risalto da una generosa scollatura, capelli lunghi e biondi, occhi chiari, gonna appena sopra il ginocchio con spacco sul retro, calze nere con la riga dietro e tacco 12 anche lei sola. Inizio a ballare senza farci troppo caso, lei si avvicina ed inizia a ballara davanti a me. Continuiamo così per qualche minuto, poi arriva il classico lento da ballare in coppia; lei mi guarda un po' imbarazzata, io altrettanto imbarazzato le chiedo se vuole ballare con me. La donna accetta e mi mette le braccia al collo, iniziamo a ballare con un certo distacco, poi con più confidenza fino a quando non me la ritrovo incollata addosso in tutti i sensi. La signora non scatenava proprio in pieno la mia libidine, ma striscia di qua striscia di là mi ero eccitato di brutto. Lei se ne accorse e per nulla infastidita continuò a strisciarsi su di me. Al termine del ballo le offrii da bere, lei accettò di buon grado; ci sedemmo al bancone del bar e scambiammo qualche parola, quando arrivò una sua amica e di fatto me la portò via. Attesi un'oretta in giro per il locale, sperando che la mia signora si ricordasse di me, ma non solo non se ne ricordò, era anche sparita, giravo e rigiravo ma non riuscivo a scorgerla tra la folla. Tirando qualche accidente, mi avviai all'uscita, presi il giaccone dal guardaroba e andai verso la macchina quando mi sentii chiamare; mi voltai ed era lei, mi disse: "vai via senza nemmeno salutare?", "scusami, ti ho cercata ma non ti ho più visto, pensavo te ne fossi andata" risposi. "No no ero nel privè della mia amica a brindare per il suo compleanno, ma ora andrei a casetta volentieri è tardi e sono un po' stanca. Tu da che parte vai, mi accompagneresti?". Andavo propro nella sua direzione (e comunque non mi sarei lasciato scappare l'occasione) quindi accettai di darle un passaggio. Mentre attraversavamo la campagna buia e nebbiosa, chiaccheravamo tranquilli, fino a che lei non mi fece la fatidica domanda: "Hai la ragazza?"-"No, sono solo soletto e tu?"-"Pure io, ero sposata fino a due anni fa, ma il bastardo scopava con le altre e a me non mi cagava"-"Mi spiace, ma come si può dimenticarsi di avere a disposizione una bella donna come te? Io non mi lascierei scappare nemmeno un'occasione!"-"Eheh davvero mi trovi bella?"-"Si certo sei una bella signora!"-"Ti ringrazio tanto, ho tanto bisogno di sentirmelo dire in questo periodo..." E mi guarda con due occhi da vacca in calore che me lo fanno indurire a razzo. A quel punto calò il silenzio, sentivo solo il respiro grosso di lei e la sua mano posata sulla mia coscia. Rimase ferma li un pochino, poi ruppe gli indugi e salì fino alla patta... Stavo già dirigendo la macchina in un luogo appartato, quando sentii le sue mani calde accarezzarmi il cazzo bello duro, poi stando attenta a non disturbarmi nella guida si accucciò e imboccò il cazzo fino alla radice! Una pompa magistrale, premevo il pedale della frizione a scatti dalle splendide sensazioni che mi stava facendo provare e pregavo di arrivare in fretta "all'imbosco" perchè non vedevo l'ora di fare sul serio!
Lei continuava a pompare lenta ed implacabile, mentre infilavo uno stradello buio e chiuso al traffico e fermavo il motore. Iniziai a palparle le tettone, poi il culo, ero carico come una molla. Iniziammo a spogliarci, io rimasi completamente nudo, lei con le autoreggenti e i tacchi. Mi buttai a pesce tra le sue coscie a leccarle la figa già allagata, la leccai e infilai la lingua più dentro possibile per una mezzoretta, il tempo necessario a farla venire con un ululato. Lei si ributtò di bocca sul mio cazzone ben intostato e mi succhiò la cappella e tutto il resto per interminabili minuti, mentre io abbassavo i seggiolini. Voglio scoparti le dissi, lei si stese a pancia in su tra i due sedili e allargò le gambe. Le entrai in figa con un colpo solo e profondo, un altro ululato squarciò il silenzio del luogo, e presi a stantuffarla con foga. Entravo ed uscivo dalla sua figa allagata ad un ritmo allucinante, se ne venne un paio di volte, ma io non riuscivo. Era troppo bagnata e aperta, non sentivo quasi nulla. Le dissi "mi finisci di bocca? Scusami ma sei talmente bagnata che non riesco a venire..."- "aspetta" disse lei e si girò alla pecorina. Allargò le sue belle chiappe bianche e burrose, si passò un po' di umori sul buco del culo e mi disse:"mettilo qui, vedrai che andrà molto meglio!". Incredulo per la fortuna che mi era toccata, pastrocchiai un po' con la cappella sulla sua figa per inumidirla ancora un po', poi puntai deciso sulla porta del paradiso. Appoggiai la cappella al suo prezioso forellino e lo sentii cedere lentamente alla mia spinta. Quando la cappella entrò completamente lei ebbe un sobbalzo ed emise un urletto di soddisfazione poi mi disse: "ecco porco, ora spingi senza pietà, inculami!". Affondai il mio bastone con foga ed iniziai a martellarle il culo con colpi profondi e violenti mentre lei mi incitava a spingere sempre di più, sempre più forte; le afferrai le tette e le torturai i capezzoli, mentre cercavo ad ogni spinta di entrarle sempre più a fondo. La vacca mugolava e continuava ad incitarmi, il servizio le stava piacendo parecchio ed io ero in estasi. Le picconai nel culo fino a quando non sentii lo sperma salire dalle palle gonfie e piene da fin troppo tempo, a quel punto affondai il cazzo con un colpo poderoso e rimasi fermo a scaricarle mezzo litro di seme nell'intestino.
Ci ripulimmo, accendemmo una sigaretta e rimanemmo nudi a parlare per un bel pezzetto, scoprii che lavorava come donna delle pulizie nella fabbrica dove lavoro io e che non ci eravamo mai incontrati perchè lei faceva solo turni di notte mentre io invece cercavo di evitarli come la peste. Inutile dire che ho iniziato ad offrirmi alla notte come volontario e i pompini e le inculate che ci siamo fatti negli spogliatoi non si contano più.
 
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